Apertura ufficiale del Museo Diffuso a Goriano Valli

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L’Abruzzo è la terra dell’anima, questo museo diffuso lo conferma. E’ il miglior posto dove perdersi, il miglior modo per ritrovarsi”.

Ha riassunto così, nelle vesti di presentatore, il regista Walter Nanni, il senso profondo del MuDi – Museo Diffuso del Parco Sirente-Velino, nel piccolo borgo aquilano di Goriano Valli, frazione del comune di Tione degli Abruzzi, oggi inaugurato con le visite guidate nelle sue 16 stazioni, tra cantine, pagliai, stalle, generosamente messe a disposizione dagli abitanti. Un primo atto ufficiale, che è stato segnato, in una gremita piazza del monumento, dalla cerimonia di consegna del premio “MuDi Sirente Awards”.

MuDi è un progetto nato dall’idea di un abruzzese, Fausto Di Giulio, come atto di restituzione, un “give back” al territorio della sua famiglia e come progetto filantropico di REX Roundatbales, società che si occupa di innovazione e ricerca condivisa multisettoriale per l’imprenditoria di cui è responsabile per Europa e Asia.

Ad essere premiati, con una statuetta del Guerriero di Capestrano,

  • la scrittrice Dacia Maraini, premio “Riabitare”,
  • il regista Riccardo Milani, autore del premio “Cinema e Spettacolo”,
  • il direttore d’orchestra Leonardo De Amicis, premio “Ambasciatore d’Abruzzo”,
  • l’imprenditore del turismo Daniele Kihlgren, ideatore dell’albergo diffuso Sextantio, per il premio “Custodia”,
  • l’antropologa, tra le fondatrici del Museo Genti d’Abruzzo, Adriana Gandolfi, premio “Antopologia”,
  • la docente Raffaella Papi, premio “Archeologia”, 
  • Paolo Setta presidente della cooperativa Il Bosso, premio “Turismo Esperenziale”, 
  • Gino Bucci, l’Abruzzese Fuori sede, premio “Web e comunicazione”,  
  • Gaetano Basti, direttore La Rivista d’Abruzzo premio “Editoria”,
  • l’ex presidente del parco regionale sirente Velino, Giulio De Collibus, premio “Volontariato”, 
  • Assunta Perilli, tessitrice, premio “Artigianato”, 
  • Massimo Biancone, imprenditore, premio “Innovazione”,
  • l’artista Anna Seccia, premio “Arte”, 
  • Raimondo Castellucci e Sergio Galbiati, di Hubruzzo,  premio “Responsabilità sociale d’impresa”, 
  • Simone Veglioni di Vantea della Smart SPA, premio “Leaderschip ESG Enviromental, Social, Governance”, 
  • il medico Marco De Angelis, premio “Salutogenesis”.
  • Infine per la “Restanza”,  le cittadine e cittadine di Goriano valli, 80 abitanti residenti effettivi, ma con ben 13 attività imprenditoriali nel turismo, l’agricoltura l’edilizia e la cultura, e che ora vanta anche la Cooperativa di comunità Cuore delle valli, importante partner del progetto Mudi.

Tra gli ospiti i giornalisti e appassionati di storia Angelo Di Nicola de Il Messaggero, e Giustino Parisse, de Il Centro, che hanno dedicato il loro intervento a Celestino V e Braccio da Montone,  mentre lo storico Sandro Zecca e Maria Grazia Guidone, della cooperativa Il Cuore delle Valli, hanno rievocato in pillole la storia di Goriano valli, e la figura di Frà Berardinello da Fontavignone, vissuto e morto nel convento dei francescani Osservanti di San Giorgio di Goriano Valli.

A consegnare i premi, tra gli altri, il vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, della Lega, il senatore Michele Fina, del Partito democratico, il vicepresidente del Consiglio regionale, Marianna Scoccia, il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, il presidente del Parco Sirente Velino, Francesco D’Amore, il sindaco di Tione degli Abruzzi, Stefania Mariani.

La ricca giornata, che ha offerto anche una visita guidata al castello di Goriano Valli, e il concerto per mandolino e chitarra, nella chiesa di San Gaetano, dei Maestri Francesco Mammola e Alfonso Brandi, musicisti di spessore internazionali e docenti, ha avuto dunque come momento clou il tour nelle stazioni del Mudi.

Ma il momento topico è stato quello della prima e completo tour al museo diffuso, che d’ora in avanti potrà essere visitato su prenotazione, contattando la cooperativa di comunità Cuore delle Valli, al numero 327.280828202.

  • La stazione numero uno, la più originale, che ospiterà esperienze individuali di due giorni, rivolta a manager, imprenditori e decisori politici, è il “Me-To-Me, il REX Leader Museum for The Future”, ispirata dall’Institute for the Future di Palo Alto nella Silicon Valley, e vuole essere un luogo speciale d’introspezione per attirare visitatori dall’estero in cerca di luoghi autentici dove distaccarsi dal frenetico ritmo quotidiano, riconnettersi con sé stessi e la natura, migliorare personale e contribuire a costruire un mondo migliore. Ospitata in una vecchia bottega alimentare, con l’arredo originale degli anni ’50
  • A seguire la “Casa Medievale più piccola al mondo”, dimora, di appena 8 metri quadrati, che restituisce un ritratto fedele di come si viveva secoli fa e dove gli ultimi a vivere furono Rachele Mariani e Pierfelice Capestrani, una coppia di contadini che si prodigava ad aiutare gli orfanelli, nonostante la loro povertà.
  • E poi, la “Cancella Rinascimentale” dedicata  agli artigiani gorianesi,
  • la “Bottega del Dopoguerra” dedicata all’economia circolare,”,
  • la “Stalla dell’asino”, dedicata a Celestino V e al suo asino in groppa al quale l’eremita del Morrone attraversò la valle per salire a L’Aquila al soglio papale,
  • la “Stalla delle pecore e delle capre”, dedicato alla transumanza,
  • “Il pagliaio”, dedicato alla restanza, termine elaborato dal sociologo Vito Teti, e a chi ha deciso non emigrare per un atto d’amore e fiducia verso la propria terra d’origine.
  • La  “Stalla di Regina e Pupetta”, dedicata agli animali, con le splendide foto del fotografo naturalista di Goriano Valli, Luca Di Vincenzo.
  • La “Cantina Annonnasè”, ricca di oggetti, foto, ambienti e suggestioni che raccontano le  storie delle donne gorianesi
  • La “Cantina del Vino”, dedicata al condottiero e mercenario Braccio Fortebraccio da Montone
  • La “Cantina del grano e  del pane”, dedicata  ad Antonuccio Camponeschi, nobile aquilano del XV secolo, che si distinse per il suo impegno politico e militare contro la dominazione esterna, in particolare nella lotta contro Braccio da Montone,
  • Il “Pagliaio”, dedicato a Jacopo Caldora, nobile e capitano di ventura italiano del XV secolo, noto soprattutto per il suo ruolo nelle lotte tra i vari regni e potentati dell’Italia meridionale durante il periodo delle guerre tra Angioini e Aragonesi.
  • La “Cantina del Torchio Antico”, dedicata a Frà Berardinello da Fontavignone
  • La “Cantinola”, dedicata alla convivialità
  • “Il tempo che ci vuole”, dedicato alla Mindfulness, per ripensare in un ottica di pace, dettagli architettonici come le archibugiere e le feritoie.

Le visite sono state condotte dalle guide di Orsa Maggiore e illustrate dall’architetto Pasquale Di Gioacchino, dagli ingegneri Piero Tronca e Domenico Di Baldassarre, dalla professoressa Maria Lucia Carani, dalle esperte Saskia Steigleder e Maria Grazia Guidone, e dalla psicoterapeuta Carla Tiberi. Il naturalista Luca De Vincenzo.


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