Nuova Sala Consiliare
Il trasloco della Sala Multimediale e’ avvenuto. La nuova Sala Consiliare ha un tavolo a ferro di cavallo, con otto postazioni computer e uno schermo gigante per teleconferenze, utilizzato questa sera, da tre consiglieri che hanno partecipato da casa. Poche le sedie per la cittadinanza
Aliquote IMU
Nessun cambiamento nel 2024. Il gettito d’entrata per il Comune e’ previsto di €125k
Documento Unico di Programmazione 2024-26
Il documento e’ scaricabile qui
Punti principali
Il responsabile dell’Ufficio Tecnico e il responsabile dell’Ufficio Anagrafe non sono impiegati del Comune, ma “prestati” dai comuni di L’Aquila e Navelli (salari pagati da Secinaro)
Lavori previsti nei prossimi 36 mesi, tutti finanziati dal PNRR o da Regione:
- Messa in Sicurezza del Municipio: €300k
- Sistemazione Rupe Nord e Strada della Valle: €1 milione
- “Secinaro Accoglie”: €300k
- Sistemazione Centro abitato: €1 milion
- Videosorveglianza: €35k
L’opposizione ha fatto notare che il DUP doveva essere presentato nel luglio 2023, ed’e’ quindi in forte ritardo
Bilancio di Previsione 2024-2026
Scaricabili: Bilancio di Previsione, Equilibri di Bilancio, Nota integrativa
Punti principali
Il Comune paghera’ €43.517,79 ogni anno per risanare le finanze. Dal bilancio, non e’ chiaro chi e’ il creditore a cui andranno questi soldi.
L’opposizione ha contestato il mancato accantonamento per le possibili perdite dovute alla quota di capitale della Cogesa, in forte perdita negli ultimi anni. Hanno fatto notare che la Corte dei Conti ha sgridato i Comuni di Sulmona, Pratola e L’Aquila per aver avuto un simile comportamento. L’Amministrazione si e’ difesa dicendo che ci sono speranze che la Cogesa abbia girato l’angolo, e il Comune non subira’ perdite
Statuto Comunita’ Sirentina
Rispetto alla ex-Comunita’ Montana, la futura Unione dei Comuni sara’ piu’ ristretta: Ovindoli e San Benedetto in Perillis hanno optato per altre Unioni e San Demetrio e Fagnano devono ancora decidere
Il Consiglio sara’ formato da tre membri per comune: il Sindaco, e due assessori, uno della maggioranza e uno della minoranza.. La Giunta sara’ formata dal Presidente e quattro assessori
L’opposizione ha fatto notare un punto dello Statuto che da’ mano libera all’Unione di indebitarsi: questo puo’ essere pericoloso per i singoli Comuni; ha proposto di restringere la capacita’ di indebitamente, per esempio richiedendo l’unanimita’ del Consiglio. L’Amministrazione e’ d’accordo e presentera’ questo emendamento al prossimo incontro dei Sindaci.
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Intervento della Minoranza:
Riassunto via GPT4o
- Aliquote e detrazioni IMU: Le aliquote esistenti sono state confermate, ma la minoranza ha criticato la mancata pubblicazione delle delibere sul Portale del federalismo fiscale.
- Documento Unico di Programmazione (DUP) 2024-2026: È stato notato che il DUP è in ritardo e mancano dettagli specifici sui macro aggregati di spesa. Ci sono stati errori nelle tempistiche di alcuni lavori.
- Bilancio di previsione 2024-2026: La minoranza ha criticato il mancato accantonamento per le perdite delle società partecipate, in particolare Cogesa SpA, che ha registrato perdite significative. Il Sindaco ha risposto che gli accantonamenti saranno fatti in fase di rendiconto.
- Approvazione Statuto dell’Unione Montana Sirentina: L’opposizione ha espresso perplessità sulle clausole di recesso di un comune dall’Unione. Dopo una riflessione, la maggioranza ha votato con l’opposizione contro l’approvazione della bozza di Statuto, impegnandosi a riformulare la proposta.
- Modifiche alla Convenzione per il controllo analogo su Cogesa SpA: La Corte dei Conti ha contestato ai comuni soci di non aver esercitato adeguatamente il controllo e di non aver accantonato le somme necessarie. La situazione finanziaria della Cogesa è critica e potrebbe portare al dissesto finanziario dei comuni soci.
Testo integrale
Partiamo con ordine.
In merito all’IMU, l’Amministrazione ha confermato le aliquote esistenti. La minoranza ha segnalato che sistematicamente le delibere IMU non sono pubblicate sul Portale del federalismo fiscale in capo al Ministero dell’Economia, ricevendo come “giustificazione” da parte del Primo cittadino che chi di dovere sta provvedendo con le pubblicazioni, peccato però che per provvedere al predetto adempimento il Comune dovrebbe richiedere delle credenziali di accesso che allo stato attuale non mi risulta disponga!!!! Di cosa stiamo parlando? Ennesimo bluff!
Il caricamento delle delibere IMU sul portale oltre ad essere un adempimento per legge, è uno strumento che consente a cittadini residenti e non di reperire le aliquote aggiornate al bisogno e senza necessità di contattare gli uffici comunali.
In merito al secondo punto, abbiamo evidenziato l’assurdità che si sta discutendo di un documento di programmazione per il triennio 2024-2026 il cui primo anno di riferimento è, per metà, già bello che andato: “Sindaco, tu sai che il DUP deve essere presentato in Consiglio entro il 31 luglio, sì, ma del 2023! E che la relativa nota di aggiornamento doveva essere presentata entro novembre 2023?” Alla domanda così formula ieri, è seguita la risposta del Segretario che ha detto che sì, siamo un po’ in ritardo….
Inoltre, visto che il DUP è redatto per macro aggregati di spesa (es. 11mila euro per turismo, circa 19mila per istruzione e diritto allo studio, circa 70mila per sviluppo sostenibile e tutela del territorio, circa 78mila per trasporti e diritto alla mobilità, circa 19mila per diritti sociali e politiche per la famiglia, 2.500 per tutela della salute, ecc.) e senza una relazione che illustri sinteticamente a quali interventi si riferiscano nello specifico le cifre indicate, abbiamo chiesto lumi sugli interventi previsti prendendo come esempio gli 11mila euro del turismo. La risposta è che i dati sono estratti dai sistemi e che il DUP è redatto per macro aggregati. Anche qui ci sarebbe piaciuto saperne di più sul cosa, come e quando. Confidiamo nell’impegno preso dal Sindaco e dal Segretario affinché in futuro il DUP sia redatto in modo più chiaro e comprensibile.
Invece, in relazione al cronoprogramma di alcuni lavori, quali la realizzazione della videosorveglianza e la manutenzione straordinaria di tratti stradali, abbiamo fatto presente che sono state indicate come data di inizio lavori marzo 2024 e come data di fine lavori aprile 2024, in particolare, ci siamo chiesti dove fossero state allocate le videocamere e di quali strade si trattasse perché non ci risultano….la risposta del Sindaco è stata che si è trattato di un errore di battitura. Insomma, ieri ci è stato sottoposto un DUP fuori termine, con tempistiche di lavori errate e con cifre esposte non “parlanti”. Non serve aggiungere altro.
Relativamente al bilancio di previsione 2024-2026 le riflessioni della minoranza sono state incentrate soprattutto sul mancato accantonamento delle somme necessarie per far fronte alle perdite delle società partecipate, in particolare del Cogesa che, nel solo 2022 ha registrato una perdita di 1,8 milioni di euro che nel preconsultivo 2023 sembra addirittura essere superiore. Il Sindaco per tutta risposta ha detto che non è indispensabile e che lo farà in fase di rendiconto … Sollecitata sul fatto che in fase di rendiconto 2022 era stata accantonata a tal fine la ridicola somma di € 2.000, a fronte di una partecipazione azionaria del Comune di Secinaro di oltre il 3% (per fare un esempio, per il solo 2022 avremmo dovuto accantonare circa 60.000 euro e cifre analoghe per le altre annualità in cui la società ha registrato perdite), il Sindaco ha fornito una risposta che tradisce totalmente quanto detto la scorsa volta. Infatti, in occasione del rendiconto 2022 avevamo fatto notare che la somma di 2.000 euro destinata a far fronte alle perdite del Cogesa fosse stata quantificata al ribasso forse per far sì che non si intaccasse il risultato di amministrazione che, a sua volta, avrebbe influito sulle sorti del piano di riequilibrio. Ebbene, la risposta fu che non erano stati fatti assolutamente ragionamenti di questo tipo. Eppure, nella seduta di ieri, alla domanda del motivo per il quale l’accantonamento per eventuali perdite da società partecipate non fosse stato fatto, è stato risposto che “l’altra volta potevamo spingerci solo fino a 2.000 euro”. Quindi ci avevamo preso????? All’ulteriore domanda del perché fosse stato effettuato invece l’accantonamento per fine mandato del sindaco, il Primo cittadino ha risposto che quello è stato fatto per legge. La legge, carissimo sindaco, prevede pure gli accantonamenti per perdite da partecipazioni societarie!!!! Messa alle strette il sindaco ha chiuso il dibattito chiedendo di votare il bilancio, non consentendoci di avere ulteriori delucidazioni su altre questioni come ad esempio il motivo del mancato accantonamento delle somme per far fronte agli incrementi contrattuali del personale dipendente; l’avvenuto accantonamento per far fronte all’eventuale pagamento di una parte dei fitti da incassare per la concessione dei pascoli e per l’occupazione del suolo pubblico, etc…
Quanto al Cogesa, negli scorsi esercizi la società ha accumulato perdite da capogiro che hanno completamente eroso il suo patrimonio netto, il contenzioso è alle stelle e anche per l’esercizio 2023 si prevede una perdita altrettanto significativa. A meno di un’inversione di rotta nella gestione e di un piano di risanamento miracoloso, i comuni soci saranno chiamati a ripianare le passività trovando i fondi nei rispettivi bilanci. E ciò potrebbe condurli al dissesto finanziario. La Corte dei Conti (deliberazione n. 228/2023/VSG della Sezione regionale di controllo per l’Abruzzo) ha recentemente contestato ai comuni soci di non aver esercitato adeguatamente il controllo analogo sulla società partecipata e di non aver accantonato in bilancio le somme necessarie a ricapitalizzare le perdite (sul controllo analogo si rinvia ad un nostro precedente post su questa stessa pagina). Nel caso di Secinaro, stando ad una stima del gruppo di minoranza, la cifra da ripianare sarebbe significativa e tale da compromettere l’attuale piano di riequilibrio.
Inoltre, nel succitato documento della Corte de Conti, si legge che Secinaro e altre 16 comuni “non avevano provveduto nei termini al rinnovo dell’affidamento in house dei servizi del ciclo integrato dei rifiuti urbani nonostante diversi solleciti trasmessi ne corso del 2021 e 2022; Ciononostante la società ha continuato ad erogare regolarmente la prestazione”. Nella medesima relazione si legge anche che il Comune di Secinaro avrebbe comunicato l’intenzione di “passare per un affidamento transitorio nelle more di un affidamento in house pluriennale”.
Almeno su questioni importanti come questa, il Consiglio tutto avrebbe potuto essere informato. Altri Sindaci hanno provveduto a informare il Consiglio sull’allarme lanciato dalla Corte alla prima occasione utile, inserendo un apposito punto all’odg. Se non fosse stato per il documento della Corte dei Conti reperito casualmente facendo una ricerca su Internet, noi consiglieri di minoranza non avremmo saputo nulla degli sviluppi in corso. Il Cogesa è una bomba ad orologeria e ci auguriamo che sull’affidamento del ciclo dei rifiuti l’Amministrazione comunale di Secinaro apra una riflessione seria e compia scelte responsabili nell’interesse esclusivo dei cittadini e senza cedere a possibili condizionamenti da parte delle cordate politiche di turno. La politica colonizza da decenni le partecipate pubbliche e gli amministratori di nomina politica spesso pongono in essere gestioni disinvolte che, come si evince anche dal documento della Corte dei Conti, prima o poi finiscono per gravare sulle tasche dei cittadini.
Riguardo alla proposta di Statuto dell’Unione Montana abbiamo espresso alcune perplessità in merito agli articoli che disciplinano il recesso di un comune dall’Unione, soprattutto nella parte in cui è disposto che il Comune recedente deve rinunciare ad ogni pretesa sul patrimonio e demanio dell’Unione ma è tenuto invece ad accollarsi pro quota i debiti dell’ente inclusi nuovi mutui accesi dall’Unione. In aggiunta a tutto questo le eventuali controversie che dovessero insorgere su questi argomenti verrebbero decise da una commissione la cui composizione è a svantaggio del comune uscente: il segretario nominato dal Presidente, due esperti in materia di cui uno nominato dalla Giunta e uno dal Consiglio…lo squilibrio è lampante! Infine, considerato che l’Unione può deliberare di indebitarsi per spese di investimento, noi dell’opposizione abbiamo chiesto di riformare l’articolo prevedendo o l’unanimità dei rappresentanti dei Comuni o una maggioranza qualificata che si assuma la responsabilità della decisione! Dopo una riflessione e con l’avallo del segretario, la maggioranza si è allineata al nostro pensiero, e ha votato insieme a noi dell’opposizione contro l’approvazione della bozza di Statuto, con l’impegno di riformulare una proposta di modifica che, se accolta, dovrà essere oggetto di approvazione anche da parte dei comuni che già hanno approvato il testo proposto. Per la prima volta, la riflessione ispirata dalla consigliera di minoranza ha ribaltato l’esito del voto e ha fatto sì che si votasse all’unanimità di non accogliere lo Statuto proposto e di lavorare congiuntamente alle modifiche del testo. Questo risultato ci ha fatto molto piacere. A questo punto ci viene da chiedere come mai questi aspetti non siano emersi nel corso delle riunioni preliminari tra sindaci che hanno condiviso tra loro lo schema di Statuto e come mai gli altri Consigli comunali che lo hanno approvato non abbiamo proposto modifiche.
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